“Pirro Ligorio, per la realizzazione della Villa, scavò sotto la città di Tivoli una galleria lunga 600 m che dal bacino dell’Aniene convogliava l’acqua della sorgente Rivelese fino alle cisterne della Villa e calcolò esattamente quanta acqua ci sarebbe voluta per realizzare tutte le meraviglie che aveva ideato, appellandosi al solo principio dei vasi comunicanti. Impressionanti i numeri di tutto il progetto: 35.000 mq complessivi di giardini, 250 zampilli, 60 polle d’acqua, 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, 20 esedre e terrazze, 300 paratoie, 30.000 piante a rotazione stagionale, 150 piante secolari ad alto fusto, 15.000 piante ed alberi ornamentali perenni, 9.000 mq di viali, vialetti e rampe.”
Rappresenta uno dei migliori esempi della cultura del Rinascimento al suo apogeo. Il suo progetto innovativo e i suoi elementi architettonici lo rendono un esempio unico di giardini all’italiana del XVI secolo che ha influenzato lo sviluppo e la progettazione dei giardini in tutta Europa.
Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale:
Helsinki (Finlandia), 11-16 dicembre 2001
Criteri iscrizione
(i): Villa d’Este è uno tra gli esempi eccellenti della cultura del Rinascimento al suo apogeo;
(ii): i giardini della Villa d’Este, nella loro specifica tipologia tra i primi al mondo, hanno profondamente influenzato lo sviluppo e la progettazione dei giardini in tutta Europa;
(iii): i principi del design e dell’estetica del Rinascimento sono illustrati in modo eccezionale dai giardini di Villa d’Este;
(iv): i giardini di Villa d’Este sono tra i primi e i più raffinati giardini delle meraviglie e simboleggiano la fioritura della cultura del Rinascimento;
(vi): essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie, dotate di un significato universale eccezionale. (Il Comitato reputa che questo criterio dovrebbe essere utilizzato in associazione con altri criteri).