Le Residenze della Casa Reale di Savoia in Piemonte

“Questa era un picciola Villa, e mal composta fabbricata con strade ritorte, con case basse, e rusticali: ma soddisfacendosi ogni volta più S.A.R. del soggiorno di questo luogo, si risolse d’abbellir anco la Villa, levando dal terreno non solo la sterilità, riducendolo con la diligenza atto a produrre ogni sorta di amenità, e di delitie, ma dalle case anco la rustichezza con riformarle in Palazzi, e dal nome proprio la rozzezza ribattezzandola col grato nome della Venaria Reale.” (Amedeo di Castellamonte)

Le Residenze della casa reale dei Savoia, situate a Torino e dintorni, rappresentano un panorama completo dell’architettura monumentale europea del XVII e XVIII secolo, usando stile, dimensioni e spazi che illustrano eccezionalmente la dottrina prevalente della monarchia assoluta in termini materiali.

Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale:

Napoli (Italia), 1-6 dicembre 1997

Criteri iscrizione

(i): le Residenze Sabaude sono una testimonianza rilevante dell’esuberante genialità dell’arte e dell’architettura del Barocco e del Tardo Barocco. Diversi decenni hanno visto il susseguirsi di architetti eccelsi impegnati nella loro progettazione: da Ascanio Vitozzi a Benedetto Alfieri passando per Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini e Filippo Juvarra. La qualità delle residenze risulta evidente dai progetti  e dal loro aspetto attuale;
(ii)
: il considerevole complesso di edifici delle Residenze Sabaude costituisce un importante e dettagliato capitolo dell’architettura barocca europea. La serie delle Residenze rappresenta la sintesi di un notevole scambio di capitale umano e di valori, grazie all’immenso lavoro di creazione ed omogeneizzazione, decorazione e perfezionamento, condotto nell’ambito di quell’episodio Barocco che ha caratterizzato l’Europa nei secoli XVII e XVIII;
(iv)
: il sistema delle Residenze Sabaude rappresenta un insieme architettonico monumentale che illustra materialmente, in modo eccezionale, la dottrina dominante della monarchia assoluta. In effetti il complesso di edifici estende il dominio dello stato e, mediante le cellule costituenti il sistema e la loro distribuzione nello spazio, garantisce sia il controllo reale che simbolico del territorio, caratteristica dell’assolutismo moderno;
(v)
: le Residenze Sabaude costituiscono un patrimonio dinastico complesso ma unitario che rappresenta un’autentica simbiosi tra cultura e natura attraverso la supremazia sullo spazio urbano e la pianificazione di vaste aree rurali. Questo importante patrimonio è caratterizzato da un notevole livello di ordine e concentrazione, risultato di una rilevante razionalità politica e dinastica: un’organizzazione concentrica autoritaria che garantisce un continuo, rapido e centrifugo accesso a tutte le Residenze. Il cuore di questo patrimonio è naturalmente il cuore di Torino stessa che domina, nel vero senso del termine, un anello di edifici.

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