Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano è il parco mediterraneo per eccellenza grazie alla tipologia ambientale che lo contraddistingue, macchia mediterranea con lecci, ulivi, pinete e vestigia di tutte le civiltà che si sono affacciate su questo mare, dal Paleolitico agli insediamenti di Paestum e Velia, dagli insediamenti medievali fini al capolavoro barocco della Certosa di Padula. Situato sulla costa del Mar Tirreno, è oggi un paesaggio vivente che mantiene un ruolo attivo nella società contemporanea ma conserva i caratteri tradizionali che lo hanno generato: organizzazione del territorio, trama dei percorsi, struttura delle coltivazioni e sistema degli insediamenti.
Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale:
Kyoto (Giappone), 30 novembre-5 dicembre 1998
Criteri iscrizione
(iii) durante la Preistoria e il Medioevo la regione del Cilento è stata il principale passaggio per le comunicazioni culturali, politiche e commerciali in un modo particolare, cioè attraverso le catene montuose che corrono da est a ovest creando così un panorama culturale di notevole significato e qualità;
(iv) in due momenti chiave dello sviluppo della società umana del Mediterraneo come regione, la zona del Cilento ha costituito l’unico modo esistente di comunicazione tra l’Adriatico e il Tirreno nella regione del Mediterraneo centrale e ciò è chiaramente illustrato da quello che resta oggi del paesaggio culturale.