“Non siete mai stati a Urbino? Se continuerete a rispondere di no, dovrete sentirvi in colpa, perché vi mancherà una dimensione della civiltà italiana. E questo lo si dice non soltanto per quello che è il suo patrimonio artistico, no, lo si dice per quella che è la fisionomia stessa della città, per la sua aria, per la straordinaria bellezza della sua terra. Urbino è un paesaggio incantato.” (Carlo Bo)
L’aspetto della città è giunto intatto fino a noi e rappresenta il vertice dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, armoniosamente adattata al suo ambiente fisico e al suo passato medievale che ne fanno un luogo del tutto eccezionale.
Durante la sua breve supremazia culturale, la città ha attirato alcuni dei più illustri eruditi e artisti del Rinascimento che hanno creato un complesso urbano d’eccezionale omogeneità, influenzando lo sviluppo culturale del resto d’Europa.
Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale:
Kyoto (Giappone), 30 novembre-5 dicembre 1998
Criteri iscrizione
(ii): durante la sua breve supremazia culturale, Urbino ha attirato alcuni dei più illustri studiosi e artisti del Rinascimento, che hanno creato un complesso urbano di eccezionale omogeneità, la cui influenza si è largamente estesa al resto d’Europa;
(iv): Urbino rappresenta un vertice dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, così armoniosamente adattata al suo ambiente fisico e al suo passato medievale che la città diventa del tutto eccezionale.