“Era uno spettacolo unico; doveva essere delizioso dormire fra le lenzuola asciugate su un’erba simile e a una simile aria […] C’è da chiedersi, infatti, se in tutto il nord Italia esiste un’opera d’arte più notevole della cappella della Crocifissione di Varallo.” (Samuel Butler, Alpi e Santuari del Piemonte)
I nove Sacri Monti dell’Italia settentrionale sono gruppi di cappelle e altri manufatti architettonici eretti fra il XVI e il XVII secolo, dedicati a differenti aspetti della fede cristiana. In aggiunta al loro significato simbolico e spirituale, possiedono notevoli doti di bellezza, virtù e gradevolezza, e risultano integrati in un ambiente naturale e paesaggistico di colline, boschi e laghi. Contengono inoltre reperti artistici molto importanti (affreschi e statue).
Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale:
Parigi, Quartiere Generale UNESCO, 30 giugno-5 luglio 2003
Criteri iscrizione
(ii): la realizzazione di un’opera di architettura e di arte sacra in un paesaggio naturale, per scopi didascalici e religiosi, ha raggiunto la sua più alta espressione nei Sacri Monti dell’Italia settentrionale e ha avuto una profonda influenza sui successivi sviluppi del fenomeno nel resto dell’Europa;
(iv): i Sacri Monti dell’Italia settentrionale rappresentano la riuscita integrazione tra architettura e belle arti in un paesaggio di notevole bellezza realizzati per ragioni religiose in un periodo critico della storia della Chiesa Cattolica.