Un po’ di storia…

L’origine del sistema delle Residenze Sabaude risale al 1563, quando il duca di Savoia, Emanuele Filiberto, a seguito del trattato di Cateau-Cambrésis decide di trasferire la capitale del ducato a Torino. Il suo successore, Carlo Emanuele I, prefigura un progetto di riorganizzazione complessiva del territorio che sarà sviluppato tra il XVII e il XVIII secolo conferendo alla città e ai suoi dintorni un’impronta barocca.

Il programma ha una natura duplice, urbanistica e simbolica, volta a celebrare il potere assoluto della casa regnante con l’organizzazione della “Zona di Comando” nel centro della città e la creazione di un sistema di maisons de plaisance, la “Corona di Delizie”, mediante la rifunzionalizzazione di residenze preesistenti e la costruzione di nuovi edifici, destinati alla pratica venatoria e al loisir della corte.

Il carattere unitario del complesso è dato dalla omogeneità stilistica dovuta al gruppo di architetti e artisti di corte operanti in maniera diffusa nelle residenze e nei palazzi governativi: Ascanio Vitozzi, Carlo e Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini, Filippo Juvarra, Michelangelo Garove, Benedetto Alfieri, Daniel Seiter, Francesco Solimena, Sebastiano Ricci, Charles Andrè Vanloo, Claudio Francesco Beaumont e molti altri.

(Tratto dal Piano di Gestione “Sito seriale UNESCO – Residenze Sabaude”)