Fondata nel III secolo a.C. dal popolo dei Celti divenne, in seguito, un importante centro agricolo durante l’Impero Romano. Il regolare impianto urbanistico della Mutina romana è riconoscibile nel nucleo centrale più antico in corrispondenza dell’attuale via Emilia. Dopo le invasioni barbariche del V e del VI secolo, Modena riprese le attività commerciali e nel IX secolo venne edificata la prima cerchia muraria che segnò lo sviluppo della città medievale, sorta con l’affermarsi dell’autorità vescovile prima e, successivamente, nel XII e XIII secolo, del Comune. È di questo periodo il Duomo, una delle più alte espressioni del romanico in Italia. Dopo un breve dominio mantovano, Modena torna, nel 1336, alla casata degli Estensi che la governano sino al 1796.
Gli Estensi apportano grandi trasformazioni e quando nel 1598 divenne capitale del Ducato degli Estensi si arricchì di numerosi edifici religiosi e civili che conferirono alla città un aspetto maestoso e solenne; fra gli altri spiccano il palazzo Ducale e il palazzo dei Musei. Nel XIX secolo la dinastia austro-estense si impegnò nell’ammodernamento della città che, nel 1900, subì un radicale mutamento dell’assetto urbanistico con l’abbattimento della cinta muraria.
Modena ha un’economia con industrie collegate con l’agricoltura (lavorazione del tabacco, alimentari, macchine agricole), o metallurgiche e meccaniche (fonderie, costruzioni ferroviarie) e dell’abbigliamento. Sede della più illustre accademia militare d’Italia, è conosciuta in tutto il mondo per le fabbriche di auto sportive (Ferrari, Maserati).
È inoltre famosa per la produzione di insaccati e dell’aceto balsamico che viene prodotto dal mosto delle uve trebbiane delle colline modenesi.