Storia, arte, natura
Il nome Siracusa deriva dal siculo Syraka (abbondanza d’acqua) per la presenza di molti corsi d’acqua. La città fu colonia corinzia fondata nel 734 a.C. e divenne in pochi anni la Pentàpoli in quanto al nucleo originale, costituito sull’isola di Ortigia, si aggiunsero man mano altri quattro nuclei: Acradina, Tiche, Neàpoli ed Epipoli. Fu fiorente in età classica ed ellenistica, importante città romana, bizantina, araba e normanna, nel periodo barocco subì le trasformazioni che ancora oggi la caratterizzano. Fu definita da Cicerone la più grande e bella di tutte le città greche.
La Necropoli rupestre di Pantalica
In prossimità di Sortino la necropoli rupestre di Pantalica, del XIII e IV sec.a.C., è inserita in un contesto naturale di circa ottanta ettari delimitato da due grandi cave, lungo le quali scorrono due fiumi che, confluendo, danno origine ad un unico corso d’acqua.
Sono state individuate più di 5.000 tombe a grotticella che documentano il passaggio tra l’età del Bronzo e l’età del Ferro. In concomitanza con l’ascesa di Siracusa si assiste alla decadenza di Pantalica che vide un nuovo periodo di sviluppo solo in epoca bizantina in cui la popolazione, inseguita dagli Arabi, si rifugiava nelle grotticelle trasformandole in veri e propri insediamenti i cui resti includono tre chiese rupestri.