Il Sito è un paesaggio culturale, risultato dell’azione combinata dell’uomo e della natura, nello specifico è un “paesaggio in evoluzione”, ovvero quei paesaggi che “conservano un ruolo sociale attivo nella società contemporanea, fortemente associato con i modi di vita tradizionali e in cui il processo evolutivo e ancora in atto. Nel contempo essi esibiscono testimonianze materiali della loro evoluzione nel tempo”.
Le parti che compongono la serie restituiscono la complessità di un paesaggio permeato da secoli dalla cultura del vino sia attraverso elementi materiali che possiamo definire “luoghi del vino” – cioè spazi fisici dove inizia e si completa la filiera del vino (dalla coltivazione, alla produzione, alla conservazione, alla distribuzione) e scenari urbani e rurali dove la presenza vitivinicola rappresenta una realtà di primo piano -, sia attraverso aspetti immateriali. Infatti, la millenaria tradizione viticola che contraddistingue il territorio ha generato una moltitudine di saperi e pratiche legati alla vite e al vino che hanno costruito nei secoli l’identità delle popolazioni e plasmato il paesaggio attraverso un secolare lavoro di osservazione, esperienza e innovazione. Il paesaggio è straordinariamente modellato dal lavoro dell’uomo che nel corso degli anni ha imparato a coniugare in maniera sempre più accurata le caratteristiche morfologiche, pedologiche e climatiche dei luoghi e le naturali attitudini di vitigni storicamente attestati in questi territori. L’intera filiera vitivinicola si caratterizza per una continua ricerca di qualità e innovazione tecnologica nel rispetto della tradizione e ciò si riflette anche nell’altissima qualità dei vini prodotti, internazionalmente riconosciuti tra i più importanti prodotti enologici del mondo, tutelati da opportune Denominazioni di Origine Controllata e Garantita.
La tradizione colturale-culturale è particolarmente evidente nei territori di Langhe-Roero e Monferrato, non solo per il forte ed indiscusso ruolo sociale ed economico della produzione viticola attuale, ma anche e soprattutto per l’assetto dello straordinario paesaggio di quest’area che si è modellato attraverso i secoli proprio su quel patrimonio di conoscenze, saperi e significati legati alla vigna, alla produzione e al consumo quotidiano del vino. Il paesaggio attuale rappresenta il frutto di un tenace attaccamento alla terra da parte di innumerevoli generazioni di vignaioli e di secoli di duro e costante lavoro, necessario per attuare una trasformazione agraria di eccezionali dimensioni. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono dunque una testimonianza unica di una tradizione culturale ancora potentemente viva, come attestano la fama e la qualità dei suoi vigneti e dei suoi vini, e rappresentano anche un esempio notevole e raro di paesaggio culturale risultante dall’interazione tra l’uomo e la natura per più di due millenni. I filari dei vitigni storicamente coltivati nel territorio, le forme di coltura, le trame dei vigneti, il ricco palinsesto dei luoghi produttivi legati alla filiera vitivinicola così come i vari tipi di insediamenti tradizionali integrati nell’ambiente agricolo, evidenziano un paesaggio vivente, dove ogni trasformazione si rifa alla volontà dell’uomo di migliorare forme, contenuti e funzioni in relazione alla coltivazione del vino.