Pelmo e Croda da Lago (Belluno)
Il sistema Pelmo-Croda da Lago, dominato dal massiccio del Pelmo, è uno dei più belli e celebrati delle Dolomiti. Il Pelmo, per la sua particolare forma che ricorda un gigantesco sedile, è definito dai locali il Caregon del Padreterno, il trono di Dio.
Marmolada (Belluno, Trento)
Il sistema comprende le cime più alte di tutta la regione. La Marmolada è la montagna dei contrasti. Alla base, caratterizzata da forme dolci e ondulate coperte da prati e da boschi, si contrappone il massiccio superiore, che si innalza improvviso e vertiginoso con i suoi chiarissimi calcari e i dirupi mozzafiato.
Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine (Belluno, Trento)
Il paesaggio di questo sistema è estremamente ricco. Se nella parte meridionale lo scenario è aspro, caratterizzato da valli profondamente incise e da pareti strapiombanti, nella parte settentrionale il paesaggio naturale si fa più articolato e varia dalle praterie dei pascoli alpini alle nude rocce. In questo sistema si trovano alcune delle pareti più affascinanti e famose dell’alpinismo mondiale. Gran parte della sua superficie è stata inserita nei confini di due aree protette: il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave (Pordenone, Udine)
Le Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave si presentano come un gruppo piuttosto unitario e compatto, una suggestiva successione di picchi e cime che regala panorami mozzafiato e scenari inaspettati. Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è stato creato nel 1996 per preservare e valorizzare il patrimonio geologico naturalistico del sistema.
Dolomiti Settentrionali (Belluno, Bolzano)
E’ il più vasto tra i sistemi Dolomiti UNESCO ed è composto da quattro aree principali: le Dolomiti di Sesto-Cadini, i gruppi di Braies-Senes-Fanes con le Tofane, il Cristallo e le Dolomiti Cadorine. Il sistema delle Dolomiti Settentrionali costituisce un importantissimo patrimonio dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e geologico. Per questo motivo, e data l’ampiezza dell’area, sono ben tre le aree protette create per la sua tutela e valorizzazione: il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies (Bolzano), il Parco Naturale Tre Cime (Bolzano) e il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo (Cortina d’Ampezzo – BL).
Puez – Odle (Bolzano)
il suo territorio rientra interamente nell’area protetta del Parco Naturale Puez-Odle. Si tratta di un gruppo montuoso relativamente compatto, racchiuso tra tre splendide valli: la Val di Funes a nord, la Val Badia a est e la Val Gardena a sud.
Sciliar, Catinaccio e Latemar (Trento , Bolzano)
Per tutelare quest’area, nel 1974 è stato istituito il Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, il primo tra i parchi naturali creati in provincia di Bolzano. Abitata fin dalle epoche più antiche, questa zona presenta oggi un paesaggio variegato, dalle rocce e i ghiaioni ai boschi di conifere e agli ampi pascoli disseminati di malghe e caratteristici laghetti.
Bletterbach (Bolzano)
E’ il più piccolo sistema delle Dolomiti UNESCO. La formazione di questa stretta gola è il risultato del processo di erosione ad opera dal torrente Bletterbach (in italiano Rio delle Foglie) sulle formazioni rocciose di origine vulcanica presenti in quest’area. Considerata la grande rilevanza geologica del sistema del Bletterbach, il comune di Aldino ha creato il Geopark Bletterbach.
Dolomiti di Brenta (Trento)
Separate dagli altri gruppi dolomitici per ragioni geografiche, le Dolomiti di Brenta se ne discostano anche dal punto di vista morfologico. Se il resto delle Dolomiti è caratterizzato da snellezza di linee e plasticità di masse, le crode del Brenta sono strutture maestose e superbe, modellate dall’erosione in guglie e pinnacoli dalle forme e dalle dimensioni più varie. L’eccezionale importanza naturalistica, paesaggistica e geologica di questo sistema dolomitico è tutelata dal Parco Naturale Adamello Brenta.
(testi tratti dal sito web della Fondazione Dolomiti UNESCO)