I Parchi e i Siti d’Arte Rupestre

Gli interventi di valorizzazione del complesso di archeologia rupestre si sono concretizzati nella creazione di 8 parchi archeologici per la preistoria e la protostoria:

 

Parco di interesse Sovracomunale del Lago Moro Luine e Monticolo (Darfo Boario Terme)

Il Parco abbraccia una vasta area verde nei territori di Darfo Boario Terme e Angolo Terme, in cui ricadono due ambiti archeologici: Luine e i Corni Freschi. A Luine si possono vedere le più antiche incisioni rupestri del ciclo camuno, risalenti al periodo mesolitico. Successivamente la zona fu abbandonata per diventare nuovamente luogo di culto e incisione verso la fine del Neolitico e soprattutto nell’età del Bronzo e del Ferro. Sugli affioramenti di pietra Simona, dal caratteristico colore viola, si contano più di 100 pannelli istoriati.

Parco Archeologico di Asinino-Anvòia (Ossimo)

Il parco archeologico di Asinino-Anvòia sull’altopiano di Ossimo-Borno permette di approfondire il tema dei santuari megalitici dell’età del Rame (III millennio a.C.). Qui infatti sono note diverse aree di culto con allineamenti di stele e massi, attorno ai quali si svolgevano cerimonie e riti (Anvòia, Pat, Passagròp e Ceresolo di Malegno).

Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo

La Riserva è l’area archeologica protetta più grande della Valcamonica, con oltre 400 rocce incise. Si estende per circa 300 ettari abbracciando i tre paesi di Nadro di Ceto, Cimbergo e Paspardo. Le rocce incise sono calate in un ambiente naturale di mezza montagna che conserva le tracce dell’intervento dell’uomo nel tempo.

Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane (Capo di Ponte)

Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, a Capo di Ponte, è stato il primo parco istituito in Valle Camonica nel 1955. Al suo interno, in uno splendido ambiente boschivo, è possibile ammirare ben 104 rocce incise, corredate da pannelli informativi e suddivise in 5 percorsi di visita facilmente percorribili per circa 3 Km. La cronologia delle istoriazioni del Parco si colloca tra il Neolitico (V-IV millennio a.C.) e l’età del Ferro (I millennio a.C.), anche se non mancano incisioni di età storica. L’epoca meglio rappresentata è sicuramente l’età del Ferro, quando la Valle era abitata dai Camunni delle fonti romane.

Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo (Capo di Ponte)

L’area dei due massi, precipitati dalla parete retrostante all’inizio dell’Olocene, risulta già frequentata nel Mesolitico Antico (circa IX millennio a.C.) e nel Neolitico Recente (IV millennio a.C.), ma è trasformata in un vero e proprio santuario megalitico nell’età del Rame, quando i due massi furono incisi e la zona antistante venne circoscritta da tre solchi di aratura e arricchita da molte altre stele. Nell’età del Bronzo fu costruito un grande muro, largo alla base 2,50 metri, che circoscrive lo spazio sacro, che viene ristrutturato anche nell’età del Ferro (V/IV-II/I sec. a.C). Il santuario perdura in età romana e viene definitivamente disattivato con l’avvento del Cristianesimo: le stele sono abbattute e in parte buttate in grandi fosse.

Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina (Capo di Ponte)

Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina nasce nel 2005 con l’intento di salvaguardare e proteggere il patrimonio d’arte rupestre ivi conservato. All’interno del Parco è possibile apprezzare, grazie a cinque percorsi di visita, varie tipologie di incisioni. L’occhio del visitatore può ammirare i maestosi guerrieri-cacciatori, le numerose scene di aratura, la capanne e le iscrizioni in Nord Etrusco.

Parco Comunale Archeologico e Minerario di Sellero

Il Parco Comunale Archeologico e Minerario di Sellero racchiude ben quattro diversi siti d’arte rupestre e l’area mineraria di Carona. Le superfici affioranti sono caratterizzate da una roccia dura con striature metalliche che denunciano la presenza di quarzo al loro interno, difficili da incidere sono state scelte dall’uomo della preistoria fin dal Neolitico (fine IV-inizi III millennio a.C.). Le figure presenti testimoniano una pausa dell’azione incisoria nell’età del Rame e del Bronzo (III-II millennio a.C.) e un significativa ripresa della produzione nell’età del Ferro (I millennio a.C.).

Parco Pluritematico del “Coren de le Fate” (Sonico)

Il Percorso Pluritematico del “Coren delle Fate” di Sonico è posto all’interno dell’esteso Parco dell’Adamello. Le incisioni che si possono ammirare sulle superfici affioranti sono quasi esclusivamente di due tipologie: figure geometriche e palette. Cerchi, linee e coppelle (piccole incisioni circolari) si alternano e abbinano in svariati modi creando giochi e composizioni spesso uniti tra loro da linee e canalette.

 

MUSEO NAZIONALE DELLA PREISTORIA DELLA VALLE CAMONICA

Il Museo Nazionale della Preistoria, ospitato nell’antico edificio di Villa Agostani nel centro storico di Capo di Ponte, integra, con l’esposizione dei reperti, il patrimonio di immagini incise sulle rocce e ricompone, in un insieme inscindibile, l’espressione identitaria della Valle Camonica.

 

(testi tratti da vallecamonicaunesco.it)