I cicli affrescati del Quattordicesimo secolo di Padova

3.694 metri quadrati di pareti affrescate in 8 luoghi, per mano di 6 artisti lungo 95 anni di Storia in un’unica città: Padova. Sono questi i numeri del sito seriale “I cicli affescati del XIV secolo di Padova”.

Giotto, Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona – fra il 1302 e il 1397 – hanno rappresentato nei loro cicli affrescati uno spaccato interessante e unico della società coeva. I cicli affrescati padovani Patrimonio Mondiale illustrano infatti l’importante scambio di idee che esisteva tra i protagonisti del mondo della scienza, della letteratura e delle arti visive nel clima preumanista di Padova all’inizio del XIV secolo e testimoniano come tali idee trovassero accoglienza fra le committenze locali, che chiamarono in città artisti da altre località italiane per collaborare alla realizzazione dei vari cicli di affreschi, ispirati ad allegorie scientifiche e astrologiche, oppure ispirati alla storia sacra secondo un programma iconografico dettato da intellettuali e studiosi contemporanei.

Lo stesso gruppo di artisti riuniti a Padova in cerca di innovazione, favorì allo stesso tempo uno scambio di teorie e un know-how che portò a un nuovo stile nell’affresco, che influenzò Padova per tutto il XIV secolo e costituì la base ispiratrice per secoli di lavori di affresco nel Rinascimento italiano, e oltre. Con questa vera e propria rinascita di una tecnica pittorica antica, Padova ha fornito un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo, annunciando l’avvento della prospettiva rinascimentale. Queste innovazioni segnano una nuova era nella storia dell’arte, producendo un irreversibile cambio di direzione.

Iscrizione alla Lista Patrimonio Mondiale:

Fuzhou (Cina), 24 luglio 2021, 44° Comitato del Patrimonio Mondiale 16-31 luglio 2021

Criteri iscrizione 

(ii): I cicli affrescati padovani testimoniano l’importante interscambio di idee che esisteva tra i massimi esponenti del mondo della scienza, della letteratura e delle arti visive nel clima pre-umanista di Padova all’inizio del XIV secolo.

Questi scambi di nuove idee videro come protagonisti i committenti delle opere e gli artisti di altre città italiane, chiamati a Padova per collaborare ai vari cicli di affreschi ispirati ad allegorie scientifiche e astrologiche, così come da episodi della storia sacra, raccolte da intellettuali e studiosi contemporanei.

Gli artisti dimostrarono grande abilità nel dare forma visiva a queste idee: le loro capacità tecniche resero i cicli affrescati padovani un modello per altri ma anche esemplificativi nella capacità di resistere al passare del tempo.

Il gruppo di artisti desiderosi di innovazione, riunitosi a Padova, ha al tempo stesso favorito uno scambio di idee e conoscenze che ha portato a un nuovo stile pittorico dell’affresco. Questo nuovo stile non solo influenzò Padova per tutto il XIV secolo, ma costituì la base ispiratrice per gli sviluppi della pittura muraria successiva, nel Rinascimento italiano e oltre. Con la vera e propria rinascita di questa tecnica pittorica, Padova fornì un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo, annunciando l’avvento della prospettiva rinascimentale. Le innovazioni segnano una nuova era nella storia dell’arte, producendo un irreversibile cambio di direzione.