Delizia di Belriguardo (località Voghiera)
Inziata da Niccolò III nel 1435, il palazzo del Belriguardo fu la prima delle delizie ad essere costruita fuori dalle mura cittadine e fu utilizzata come residenza estiva per tutta la Corte con spelndidi giardini all’italiana tra i più belli mai esistiti. Notevoli gli affreschi della Sala della Vigna, unici superstiti dello splendore del palazzo definito poi la “Versailles degli Estensi”.
Delizia di Benvignante Argenta (località San Nicolò)
La Delizia fu fatta costruire da Borso d’Este nel 1464 e donata a Teofilo Calcagnini, suo segretario e consigliere di fiducia. Alla sua realizzazione fu chiamato l’architetto di Palazzo Schifanoia, Benvenuto degli Ordini.
Delizia di Copparo
Un primo palazzo sorse in quest’area, già all’inizio del Quattrocento e fu oggetto di vari interventi successivi da parte di Leonello, Borso d’Este ed Ercole II d’Este. Della struttura originale rimane oggi una sola torre superstite.
Delizia di Medelana (Ostellato, località Medelana)
La delizia fu costruita intorno al 1450 per volere di Borso d’Este come sede autunnale durante le cacce con il falco e le reti.
Delizia del Verginese (Portomaggiore, località Gambulaga)
Nel 1481 Ercole I acquistò un casale chiamato “del Verginese” dal nome del canale che scorreva accanto, nel 1534 Alfonso I donò la residenza, trasformata in delizia, a Laura Eustochia Dianti, madre di Alfonso e Alfonsino. Un importante intervento paesaggistico ha restituito il giardino al suo aspetto originario con alberi da frutto, fiori e un piacevole disegno geometrico di siepi.
Delizia della Diamantina (Vigarano Mainarda, località Diamantina)
La tenuta fu acquistata da Ercole I nel 1506 per farne una residenza di caccia, completa di stalle, orti, granai e torre colombaia. Acquistò la sua denominazione dal diamante, emblema della casa d’Este.
Castello della Mesola (Mesola)
L’ultima Delizia iniziata nel 1578 da Alfonso I, come fortezza, residenza di lusso, riserva di caccia venne progettata come avamposto degli Estensi nell’area del Delta del Po. L’intero complesso è circondato da una cinta muraria e da una corona ottagonale di portici. Il Castello ospita al suo interno il Museo del Cervo e il Centro di Educazione Ambientale.