La storia di Firenze ha origini molto lontane nel tempo. Fondata nel 59 a.C. come colonia romana con il nome di Florentia, presentava un impianto dell’abitato romano formato da ampi isolati di domus signorili, divisi da strade lastricate, con marciapiedi e con un ottimo sistema fognario.
Più volte assediata e saccheggiata dalle popolazioni barbariche, la città attraversò un momento di grande rinascita a partire dai secoli X e XI, quando si arricchì di nuovi edifici e fu caratterizzata da una significativa espansione, sia politica che economica e lo sviluppo del commercio comportò la nascita di borghi esterni alla città murata. L’abitato si arricchì di chiese e conventi che necessitavano di ampi spazi e ampie piazze per le prediche al popolo. Mentre tutto il territorio era scosso dalle lotte per il potere che passò alternativamente nelle mani dei Guelfi e dei Ghibellini, la città si affermava come potenza economica e finanziaria.
Tuttavia Firenze conobbe il suo massimo splendore nel Quattrocento, grazie a personalità geniali come Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti nel campo dell’architettura, di Masaccio, Paolo Uccello e Sandro Botticelli per la pittura, di Donatello, Lorenzo Ghiberti e Luca della Robbia per la scultura con all’apice i due grandissimi ingegni di Michelangelo e Leonardo da Vinci.
Si affermò la Signoria della famiglia de’Medici che nel Cinquecento instaurò un regime dinastico con la creazione del Granducato di Toscana che avrebbe governato la città fino all’estinzione della dinastia, nel 1737.
Capitale d’Italia dal 1865 al 1870, la città divenne un importante centro culturale della nazione italiana.