Intorno alla metà del VII secolo a.C. i Greci di Cuma si insediano in un porto del Golfo che venne chiamato Partenope e nel 470 a.C. fondano Neapolis.
La città, sorta su un pianoro degradante a sud verso il mare, è circondata da mura e dopo l’eruzione del Vesuvio, nel 79 d.C., vede un’intensa attività di costruzione di opere pubbliche.
Nel 1442, Alfonso d’Aragona conquista la città e nel 1503 inizia la dominazione spagnola che durerà circa due secoli.
Nella prima metà del Cinquecento, sotto il regno di Carlo V, si ha un riassetto della città con la costruzione di mura che rendono Napoli una compatta struttura difensiva rafforzata da quattro castelli.
Dopo la parentesi asburgica (1707-1734) Napoli diventa capitale di un regno indipendente sotto la dinastia borbonica. Durante il governo dei Borbone (1734-59) l’aspetto della città cambia con un ingrandimento del porto e il risanamento di alcuni borghi che, con i successivi interventi ottocenteschi, caratterizzano ancora oggi il tessuto urbano di Napoli.
Con l’intervento di Garibaldi nel settembre del 1860 e l’annessione al Regno d’Italia nello stesso anno, la storia di Napoli entra a far parte di quella nazionale.