Tarquinia

La storia della città etrusca di Tarquinia (Tarkunìa, Tarquinii) ebbe inizio tra la fine dell’età del Bronzo e l’inizio dell’età del Ferro (IX-X secolo a.C.). Essa occupava il pianoro della Civita che si estende parallelo al colle dei Monterozzi, dove si trova la moderna Tarquinia, nata nel corso dell’Alto Medioevo con il nome di Corneto.

 

La Necropoli dei Monterozzi

La principale necropoli di tarquinia si trova sul colle dei Monterozzi, che corre parallelo alla costa per 6 chilometri. Le maggiori scoperte risalgono al corso del ‘700 e ‘800, quando la fama delle “Grotte cornetane” si diffonde in tutta Europa. Durante il ‘700 vengono per la prima volta documentati con disegni e incisioni i cicli pittorici e già a inizio ‘800 si avverte l’esigenza di proteggere l’accesso alle camere con porte. Le tombe sono a camera, scavate nel banco roccioso, preceduta da un dromos (corridoio). Solo le più prestigiose tra esse avevano le pareti affrescate: delle 6000 conosciute, poco più di 200 sono quelle dipinte. Venti tombe sono aperte al pubblico, a rotazione; tra queste la Tomba dei Giocolieri, la Tomba delle Leonesse, la Tomba della Caccia e della Pesca, la Tomba dei Leopardi.